|
Description:
|
|
I primi ad accorgersene sono stati i preti di periferia. E' soprattutto qui, che i clan hanno cominciato a bussare alle porte dei nuovi poveri dell'emergenza coronavirus. Famiglie, che andavano avanti con lavoretti, ora spariti: piccole aziende in difficoltà. "Offrono soldi, ottengono un consenso nel tempo", analizza con Storiacce il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, che sollecita "tempi veloci per i prestiti, con garanzia pubblica, promessi dallo Stato". Il timore è che i clan facciano incetta di aziende, per riciclare soldi sporchi. L'usura aumenta in tutto il Paese è stato anche l'unico reato a salire, nei mesi del lockdown del Paese. Allo stesso tempo, in questo momento con preoccupazione si seguono i segnali di realtà che cambiano pelle, per accedere ai fondi destinati alla sanità, avverte Alessandra Dolci a capo della direzione distrettuale antimafia milanese |